Ascensori esistenti
L’ascensore rappresenta senza dubbio il mezzo di trasporto più utilizzato al mondo e anche il più sicuro: più dell’aereo, del treno e sicuramente dell’auto. Eppure, ogni anno si verificano decine di incidenti che coinvolgono sia utenti sia addetti del settore. Per tale ragione, non si può trascurare l’importanza dell’investimento in sicurezza che deve diventare una priorità a tutti i livelli.
Se da una parte è fondamentale diffondere un’adeguata cultura della sicurezza presso gli addetti del settore, per ridurre le cause di rischio e, quindi, gli infortuni sul lavoro, dall’altra è necessario dotare gli impianti delle attrezzature che garantiscano la sicurezza degli utilizzatori.
La manutenzione obbligatoria degli ascensori ha permesso di mantenere per decenni livelli di sicurezza, affidabilità e durata notevolmente superiori ad altri mezzi di trasporto. Così oggi il comparto degli ascensori è annoverato tra quelli a più elevata longevità, con circa il 40% degli impianti in funzione da più di trent’anni. D’altra parte, qualsiasi utente prevede in genere di cambiare la propria auto dopo qualche anno, mentre ha attese molto più elevate per l’ascensore del condominio, aspettandosi che funzioni perfettamente sempre, senza considerare che ci sono dei limiti fisici.
L’invecchiamento crescente degli ascensori installati potrebbe compromettere sempre più la sicurezza degli utilizzatori, soprattutto quando la tecnologia è antiquata.
Ad esempio accade spesso che la precisione di arresto al piano non sia adeguata; con un dislivello di 2,5 cm una persona può inciampare e cadere durante l’entrata o l’uscita dall’ascensore, a volte con gravi conseguenze quali fratture e commozioni cerebrali. Un terzo degli incidenti in ascensore denunciati in Europa ogni anno sono causati dalla presenza di dislivello. In Italia nel 2010 l’incidenza del dislivello al piano rispetto al totale degli infortuni è stata superiore, raggiungendo quasi il 50% del totale degli incidenti registrati dal campione AssoAscensori.
Le indagini condotte sia a livello europeo sia a livello nazionale mostrano che l’urto con le porte che si chiudono rappresenta la seconda causa di infortunio in ascensore, soprattutto nel caso di persone anziane. Una delle conseguenze più frequenti è la frattura del femore che è la causa di ricovero più comune per le donne anziane e comporta un costo altissimo per l’intera società.
A seguire, l’intrappolamento in cabina è la terza causa di infortuni e può provocare gravi conseguenze soprattuto a persone cardiopatiche o sofferenti di claustrofobia, quando l’impianto non sia dotato di illuminazione di emergenza e di un sistema di comunicazione bidirezionale operativo 24 ore su 24.
Le moderne tecnologie consentono di superare i limiti degli ascensori più vecchi e garantire il medesimo livello di sicurezza a tutti gli utenti, riducendo il numero degli infortuni.
Un graduale adeguamento della sicurezza degli ascensori installati antecedentemente all’entrata in vigore della Direttiva Ascensori in Italia, consentirebbe un significativo abbattimento del numero di infortuni a utenti nel nostro Paese. Il vero problema è che ancora oggi in Italia non si investe a sufficienza in sicurezza, dimenticando troppo spesso che la sicurezza viene prima di tutto: non esiste una seconda possibilità!